Tutor autostradali

Honda Hornet 2007 nera
Schema tutor

Si chiama Tutor ed è il nuovo"controllore" di velocità, utilizzato sulle strade a partire dal 23 dicembre 2005. Nei periodi di grande traffico sono più di 10 milioni i veicoli in viaggio sulle autostrade italiane. Per tutelare la loro incolumità è stato messo a punto da Autostrade per l'Italia S.p.A., in collaborazione con la polizia stradale, un sistema che misura, per la prima volta in Italia, la velocità media dei veicoli. Realizzato nel rispetto delle più severe norme sulla tutela della privacy e sicurezza informatica, il controllo automatico della velocità permette di impiegare le pattuglie della Stradale in altri servizi come: l'attività di soccorso, il rilevo di incidenti stradali, il controllo sul trasporto di merci pericolose.Attualmente il sistema è strutturato su 76 postazioni di rilevamento della velocità che coprono 1.056 Km di autostrada in concessione alle sociètà autostradali "Autostrade per l'Italia" e "Strada dei parchi".E' importante sottolineare che le aree d'installazione del sistema sono state individuate in base al numero di incidenti e lo scopo è quello preventivo per creare un deterrente alle velocità più elevate. La velocità è infatti la causa di oltre il 60 per cento degli incidenti mortali sulla rete autostradale. Il sistema individua e punisce chi, spingendo sull'acceleratore per lunghi tratti, mette a repentaglio la vita degli altri. I dati relativi alle auto che hanno rispettato i limiti di velocità sono immediatamente eliminati.



Honda Hornet 2007 nera

Segnaletica tutor
Il sistema in questo caso ha il sapore di una piccola rivoluzione, perché non va a immortalare soltanto la punta di velocità massima raggiunta dal veicolo, ma la media che quello stesso veicolo sta tenendo in un tratto che varia da 10 a 25 chilometri. Per spiegare meglio come funziona il marchingegno dividiamo il percorso in quattro tappe. 1. I sensori, affondati nell'asfalto ai lati della carreggiata, funzionano come fotocellule e rilevano la classe del veicolo, ossia camion, automobile, pullman o moto. A questo punto inviano i dati alla telecamera. 2. Le telecamere, sistemate sui pannelli informativi o sui cavalcavia poco dopo il sensore, fotografano la targa dei veicoli in movimento, l'ora del passaggio e la data. E sono quindi pronte per l'elaborazione dei dati successivi: il paragone è dato dalla velocità media "legale" necessaria per compiere il tragitto. 3. A questo punto un secondo sensore, dopo un tratto che varia come abbiamo detto da 10 a 25 km, rileva il passaggio finale dei veicoli e calcola la media di velocità, a differenza dell'Autovelox che invece segnala la punta massima. 4. La seconda telecamera, posta dopo il secondo sensore, fotografa i veicoli e il computer rielabora i dati. Chi ha superato la velocità del 5% viene poi sanzionato come previsto dalla legge. Per la sottrazione dei punti sarà comunque necessaria l'identificazione del guidatore del mezzo.

Read more : comments(3) : 10.18.06

SICVE, Sistema informativo per il controllo della velocità

Schema tutor

Honda Hornet 2007 neraIl tutor (conosciuto anche come SICVE, Sistema informativo per il controllo della velocità) funziona con un principio semplice quanto sofisticato nella sua realizazione pratica: Il tratto controllato viene delimitato da due stazioni di rilevamento, una d'ingresso e una d'uscita.
In corrispondenza di questi punti vengono annegate nell'asfalto delle spire magnetiche che hanno il compito di individuare la categoria del veicolo che transita (auto, moto, camion...) rilevandone nello stesso tempo la velocità. Contemporaneamente il veicolo viene seguito da una telecamera che lo riprende per la durata di 6 fotogrammi. Tramite un sistema di trasmissione satellitare (il sistema GPS) la prima stazione dialoga con la seconda che al successivo passaggio del veicolo effettua la seconda rilevazione: se la media calcolata è nella norma tutti i dati che lo riguardano vengono immediatamente cancellati, in caso contrario vengono inviati a una centrale della Polizia Stradale che effettua il iconoscimento e avvia la procedura per la verbalizzazione dell'infrazione.
I dati sono in ogni caso criptati e decodificati da un cervello elettronico, per garantirne la privacy. Attenzione, però, il sistema funziona anche nella modalità istantanea, come un comune autovelox, e l'eventuale supera mento della velocità consentita in quel tratto può essere sanzionata indipendentemente dalla media verificata (ma non si può contestare più di un'infrazione per volta). I tratti controllati dal SICVE sono preventivamente segnalati con pannelli di avviso.

(tratto da Motociclismo gennaio 2005) 

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